04.06.2011 NOVI LIGURE (ALESSANDRIA) : 49° COPPA GIUSEPPE ROMITA – 1° DEVID TINTORI; 2° SIMONE ANTONINI (TEAM IDEA SHOES)
Novi Ligure, 04 Giugno 2011.
49° Coppa Giuseppe Romita-16° GP Città dei Campionissimi – Organizzazione SC Novese Fausto Coppi – a Novi Ligure (Alessandria)
Grande euforia tra il personale del Team “Dynamic Idea Shoes-Gherardi Cargo Compass” che, appena al di là della linea di traguardo, attende la conclusione delle ostilità nella 49° Coppa Romita, trepitando per le sorti del loro tandem formato da Devid Tintori e Simone Antonini al comando della corsa negli ultimissimi chilometri di gara. Ed è il DS Gabriele Balducci, braccio destro del CT Nazionale Paolo Bettini, il primo a saltare di gioia appena ha visto spuntare dall’ultima curva situata a 300 metri dalla linea del traguardo, posizionata in viale dei Campionissimi, proprio di fronte all’omonimo Museo del Ciclismo di Novi Ligure.
Ed è Devid Tintori a tagliare per primo la fettuccina bianca di questa 49ema edizione della Coppa Romita, prima prova della riconfermata “Challange della Bassa Valle Scrivia e Val Curone”, 31° Edizione, a braccia alzate, al pari del suo compagno di fuga e di colori, Simone Antonini che gli termina a qualche lunghezza.

Antonini aveva appena gustato la gioia della vittoria vincendo la Pistoia-Fiorano Modenese e, la sorte, aveva deciso per la vittoria di Tintori, al suo primo successo stagionale, quinto per il Team toscano.
La Coppa Romita, organizzata dal Grand’Ufficiale Raffaele Montecucco, segretario particolare dell’allora Ministro degli Interni, Giuseppe Romita, intende onorare la figura dell’uomo politico che, nell’immediato dopoguerra, tanto si adoperò per il bene della nostra Nazione lasciando nel tempo, la sua indelebile figura di galantuomo oggi impersonata e riproposta da un uomo dello stesso lignaggio etico, Raffaele Montecucco, presidente della SC Novese Fausto Coppi che ha radunato alla partenza 118 corridori provenienti un po’ da tutta Italia ma, anche dalla vicina Svizzera e dalla lontanissima Australia, con la propria squadra Nazionale che ha onorato la corsa dando il là alle varie schermaglie che hanno caratterizzato la corsa scattata alle 13 in punto, starter l’Assessore allo Sport Germano Marubbo, il Deputato Nazionale On. Mario Lovelli e Raffaele Montecucco, con l’ausilio di una splendida bandiera Tricolore che ha preso il posto della bandiera a scacchi.
Dopo 45 chilometri a gruppo pressochè compatto che ha pedalato alla media di 49 kmh., è l’australiano Damien Howson ad accendere le micce col sostegno dello svizzero Lorenzo Rossi (VC Mendrisio) che, sempre a folle velocità guidano la corsa inseguiti da Mirko Nosotti (Casati-Named) che, al km. 76, riesce ad agganciare i due fuggitivi.
Il terzetto vola costantemente sul filo dei 50 kmh. e riesce a mettere tra loro e gli inseguitori un vantaggio massimo cronometrato in 1’45”.
La lotta però è abbastanza impari perché gli inseguitori guidati dagli uomini del Team Idea, Viris, Brunero, Idea Shoes e Cerone non hanno intenzione di cedere e, al km. 123 raggiungono Howson e Rossi che si sono rialzati mentre Nosotti non demorde ma, dopo qualche chilometro è costretto ad alzare bandiera bianca.
Fase assai movimentata con gli australiani in prima fila e il giovane Patrck Lane che ne approfitta per lanciarsi all’attacco col risultato di esibirsi per una decina di chilometri prima di rientrare nei ranghi. Intanto le prime tre ore di corsa sono volate alla media di kmh. 45,300 ed inizia lo show dei ragazzi di Balducci. E’ Giuseppe Cicciari ad iniziare le operazioni a favore del suo Team e trascina con se Erminio Gatti (Casati), Santimaria (Viris), Antonini e Tintori (Idea Shoes) e Pichetta (Cerone) che si aggiudicherà il GPM ai 300 mt del “San Cristoforo” davanti a Luca Dodi e Ruslan Karimov, entrambi del Team Idea.
Nella successiva discesa si aggregano ai fuggitivi anche Cristiano Monguzzi (Casati) e Thomas Pinaglia (Idea Shoes) portando a ben 4 atleti la forza del Team Idea Shoes.
Sul secondo GPM, quello della Molarola a meno di 10’ chilometri da Novi Ligure, scatta Mirko Tedeschi (Viris), che si aggiudica la speciale classifica riservata agli scalatori precedendo sul GPM, Monguzzi (Casati) e Tintori (Idea Shoes) poi, nella successiva discesa, molto tecnica, colpo di mano di Tintori che si avvantaggia di qualche secondo raggiunto poi da Antonini, (da Juniores premiato dal Centro Spirituale del Ciclismo di S. Lucia alla Castellina col Premio “Mario Sani” nell’anno 2008) che, con un risicatissimo vantaggio sugli immediati inseguitori, riescono a raggiungere solitari il rettilineo d’arrivo dove Tintori precede il compagno di colori Antonini conquistando il suo primo successo stagionale, quinto per la sua squadra.
Tintori, 21 anni, pisano di Villa Campanile dove risiede con i genitori Luisella e Dino è diplomato Perito Meccanico, corre dalla categoria G1 e l’anno scorso, si aggiudicò la prima tappa e la classifica finale del “Tour de Haute Provence” in Francia.
Si dichiara felice per questa vittoria che dedica alla squadra e alla famiglia ma, anche a chi ha avuto fiducia in lui soprattutto dopo la duplice frattura dei femori nel 2006 e, nel 2007, frattura di una vertebra che gli precluse tutta la stagione.
Oggi, dopo avere ricevuto il prezioso dipinto di Teresio Ferrari destinato al vincitore con i fiori ed i baci di miss Carmen, i complimenti del Sindaco di Novi Ligure, Robbiano e, l’abbraccio di Raffaele Montecucco, Tintori si augura di avere superato così, un periodo piuttosto sfortunato nella sua ancora giovane e promettente carriera.

Ordine d’arrivo,
1. Devid Tintori (Idea Shoes-MCS Madras) km. 160 in 3h34’03” media kmh. 44,849;
2. Simone Antonini (Idea Shoes-MCS Madras) a 2”;
3. Alberto Nardin (Brunero Camel Pedalando in Langa) a 15”;
4. Mirko Tedeschi (Viris Vigevano);
5. Thomas Pinaglia (Idea Shoes-MCS Madras);
6. Maurizio Gorato (Brunero Pedalando in Langa);
7. Ruslan Karimov (Team Idea 2010);
8. Paolo Colonna (Team Idea 2010);
9. Giuseppe Brovelli (Idea Shoes-MCS Madras);
10. Ricardo Pichetta (Team Cerone Rodman).
Seguono altri 46 corridori classificati. – Ritirati 62 corridori.
Vito Bernardi