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02.08.2011 Firenze : Prudhomme non si sbilancia su “Firenze 2014”

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TOUR DE FRANCE 2014 A FIRENZE

PRUDHOMME NON SI SBILANCIA

FIRENZE.- La presentazione del Tour de France 2014 a Firenze e la prima giornata in città con una cronometro, nell’anno in cui saranno ricordati i 100 anni dalla nascita di Gino Bartali che vinse la Grande Boucle nel 1938 e nel 1948, è indubbiamente una bella idea, un progetto suggestivo.

In questo senso c’è tanta volontà e voglia di arrivare a questo prestigioso traguardo da parte delle autorità cittadine, ma la strada è lunga, difficile e impegnativa. Occorrono prima di tutto per le due giornate fiorentine 4 milioni di euro, che arrivano a 5 perché il progetto toscano non comprende solo presentazione e prima frazione a cronometro (a squadre o individuale) ma anche un’altra tappa con arrivo nella zona della Versilia o comunque in provincia di Lucca. Di tutto questo si è parlato ieri mattina a Firenze, presente il direttore del Tour de France, Christian Prudhomme. Prima l’incontro nella stanza del sindaco, presenti lo stesso Matteo Renzi, il vice e assessore allo sport Dario Nardella, il presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco, quindi una colazione di lavoro in un hotel del centro storico con la presenza anche di Alfredo Martini, di Angelo Zomegnan, che ha lasciato da poco la direzione del Giro d’Italia, di Andrea Bartali, figlio del grande campione fiorentino di ciclismo.

“ Da un punto di vista geografico e storico – ha detto Christian Prudhomme, direttore del Tour – è quasi incoerente che il Tour non sia mai partito dall’Italia. La città di Firenze ha poi un fascino particolare, ma non voglio anticipare i tempi, ci sono diverse altre richieste da varie città della Spagna, Gran Bretagna, Olanda, Germania, Austria, senza dimenticare che anche dall’Italia oltre alla Toscana e Firenze, si sono fatte avanti Liguria e Veneto“. Un incontro comunque necessario, perché come hanno detto i partecipanti si è presa diretta conoscenza della volontà di realizzare l’ambizioso progetto, dopo le parole ed i discorsi che c’erano stati in passato. Si dovranno stringere i tempi, effettuare atti concreti relativi al progetto e vedere se esiste la copertura finanziaria che occorre e che al di la di tutto resto l’elemento essenziale. Rivolgersi in questo momento agli sponsor non è facile, alcuni di essi sono già del Tour de France e quindi occorrono strade diverse. Buona fortuna.

                                 ANTONIO MANNORI

 

 

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