06.08.2011 – 62° GP di Camaiore raccontato da Antonio Mannori e Fabrizio Delmati
Professionisti – 62° GRAN PREMIO CITTA’ DI CAMAIORE –

L’ABRUZZESE TABORRE SUPERA
STORTONI E REBELLIN A CAMAIORE
CAMAIORE(LU).- Dopo il Tour De France ed il Trofeo Matteotti a Pescara, il ciclismo professionisti a 50 giorni dal campionato del mondo di Copenaghen ha fatto tappa in Toscana nella sempre accogliente Versilia con il 62° Gran Premio Città di Camaiore la cui storia e l’albo d’oro sono prestigiosi, basta ricordare alcuni dei suoi vincitori: Merckx, De Vlaeminck, Bitossi, Moser, Saronni, Argentin, Bugno, Franco Ballerini nel 1989, Cassani, Scinto, Tafi, Bartoli, Rebellin, Paolo Bettini nel 2004 e Nibali due anni or sono. L’edizione 2011 (107 partenti di 13 squadre) è stata firmata dal marchigiano Fabio Taborre uscito alla grande sulla salita di Monte Pitoro all’ultimo passaggio in compagnia di Rebellin e Stortoni. Un successo perentorio per l’atleta guidato da Franco Gini nonostante lo sforzo compiuto nel finale con un generoso allungo per evitare la volata poi peraltro vinta con sicurezza.
Il ritrovo tra il Palasport e lo stadio comunale e nei primi 30 Km due gli episodi. Il circuito nella zona di Lido di Camaiore con tre traguardi volanti per un premio intitolato a Fabio Casartelli e la fuga di dieci atleti, iniziata al Km 24 e terminata al Km protagonisti Wurf, De Negri, gli “stagisti” Tedeschi, Fortin e Francesconi, Frapporti, Borchi, Pinizzotto, Sebastian Tamayo e Sano.
Per loro un vantaggio massimo di 8’30” al quarantacinquesimo chilometro. Poi la rimonta del gruppo, mentre il plotoncino di testa iniziava a perdere elementi. Prima che la fuga venisse definitivamente annullata, tutto ciò avveniva al settimo ed ultimo passaggio da Monte Pitoro, è stato il pisano Pinizzotto a mettersi in luce con una fuga che durava circa 35 Km in pratica fino all’inizio della salita.
Una prova stupenda la sua che gli permetteva di vincere la classifica del gran premio della montagna dedicato al ricordo di Rodolfo Rosi.
All’ultimo passaggio dal Pitoro, dieci Km all’arrivo tutto da rifare e corsa aperta ad ogni soluzione.
Qui l’azione poderosa di Rebellin, Taborre e Stortoni che emergevano sulla collina versiliese.

Taborre cercava la soluzione di forza ma era ripreso prima del traguardo, trovando comunque ancora la forza e dimostrando di essere il più forte dei tre nello sprint su Viale Oberdan, davanti al marchigiano, Stortoni autore di un’ottima prova ed a Rebellin, terzo in Toscana così come era successo domenica a Pescara nel Trofeo Matteotti.
Infine alla vigilia della corsa nello scenario di Villa Ariston, da ricordare la cerimonia di assegnazione del “Premio Sport” assegnato quest’anno alla collega Alessandra De Stefano, la giornalista Rai sempre pronta a raccogliere a caldo le prime parole dei protagonisti. Il premio che il Comune di Camaiore ha voluto assegnarli è anche per le sue indiscusse qualità di scrittrice con l’opera “Giulia e Fausto” che racconta il complesso rapporto che la “Dama Bianca” visse a fianco del campionissimo di ciclismo.
ORDINE DI ARRIVO: 1)Fabio Taborre (Acqua & Sapone) Km 199, in 4h50’, media Km 42,876; 2)Simone Stortoni (Colnago Csf Inox); 3)David Rebellin (Miche Guerciotti); 4)Nikita Novikov (Rus-Itera Katusha) a 8”; 5)Jose Serpa Perez (Androni Giocattoli); 6)Damiano Caruso (Liquigas); 7)Edoardo Girardi (De Rosa Flaminia); 8)Federico Canuti (Colnago CSF Inox); 9)Miguel Angel Rubiano Chavez (D’Angelo&Antenucci Nippo); 10)Francesco Ginanni (Androni Giocattoli Cipi).

ANTONIO MANNORI