10.09.2011 Colombia (Sud America) : Riparte da qui il rientro del Team Manager Claudio Corti

Claudio Corti torna in gruppo nella stagione 2012
per rilanciare la scuola degli scalatori colombiani
Claudio Corti, 55enne affermato team manager di ciclismo, ha finalmente deciso di tornare sulla scena dopo due anni sabbatici. “Io non faccio squadre tanto per stare occupato, ho bisogno di un progetto in cui credere, di una sfida che mi stimoli. E finalmente ce l’ho”.
Il destino lo porta in Colombia, non lontano dai luoghi (San Cristobal, Venezuela) in cui nel lontano 1977 conquistò il titolo mondiale dei dilettanti prima di cominciare una brillante carriera professionistica impreziosita da due maglie di campione nazionale ed un titolo di vice-campione del mondo (Barcellona, 1984).
Una volta passato a ruoli dirigenziali, Corti ha ulteriormente allargato i suoi orizzonti: dopo la stagione delle grandi vittorie come direttore sportivo di Gianni Bugno (2 mondiali e 1 Giro d’Italia) ed il fortunato ciclo in qualità di manager della Saeco ( 3 Giri d’Italia e 1 Mondiale), Corti ha condotto al successo anche una formazione sudafricana, la Barloworld, poi uscita di scena a fine 2009 dopo splendide affermazioni tra le quali una tappa del Tour de France e la maglia di miglior scalatore ottenuti da Mauricio Soler, anche lui – guarda caso – colombiano.
Nei giorni scorsi, Corti si è incontrato a Bogotà con Jario Clopatofsky Ghisays, Direttore Generale di Coldeportes, l’istituto governativo dello sport in Colombia che fa capo al Ministero della Cultura e la cui mission è incentivare, pianificare e organizzare le attività dello sport, attività fisica e tempo libero nel paese sudamericano. Al manager italiano, è stata affidata la responsabilità di una nuova squadra “professional” che dalla stagione 2012 porterà le insegne di Coldeportes per affermare l’identità di una nazione e la sua crescente vocazione sportiva.
“La Colombia – spiega Corti – nel ciclismo non è una nazione qualsiasi. Corridori di questo paese hanno scritto pagine memorabili e sono tutt’oggi alla ribalta. In special modo negli anni ’80 e ’90, il ciclismo colombiano ha occupato posizioni di avanguardia grazie ad una scuola di grandi scalatori che noi vogliamo potenziare e valorizzare. Lo spettacolo del ciclismo si realizza in salita e questi sono i corridori di cui il ciclismo ha bisogno: non bastano i percorsi selettivi e le salite epiche, servono corridori con le caratteristiche e la mentalità giuste per affrontarli, capaci di regalare al pubblico emozioni vere”.
La gestione della squadra sarà in Italia. L’obbiettivo del progetto, da cui discende la scelta del team manager, è infatti quello di internazionalizzare la realtà del ciclismo colombiano, mettendo radici anche in Europa. “Chiaro che l’obbiettivo di questa squadra sarà conquistarsi un posto nelle grandi gare a tappe, ma prima ancora dimostrare di meritarlo”, spiega Corti.
Maggiori dettagli sul progetto “Coldeportes” saranno svelati nei prossimi giorni.
ENGLISH VERSION
Claudio Corti back to the peloton on 2012
to kick-start Colombian climbers’ school
Well-known cycling Italian manager Claudio Corti, 55, at last decided to get back after two years in sabbatical. “I’m not used to carry out professional teams just to busy myself, I do need a challenging project to believe, now I got it”.
A twist of fate bringing him to Colombia, not far from those places (San Cristobal, Venezuela) where he clinched the amateur rainbow jersey in 1977 before starting an impressive professional career (two road national champion titles and World Championships runner-up in Barcelona, 1984).
As a manager, Corti further broadened his horizons: first the successful campaigns as Gianni Bugno’s directeur sportif (twice World champion and 1990 Giro d’Italia winner), then a highly rewarding period as Team Saeco manager (3 times Giro d’Italia winner and a further rainbow title). Corti also successfully leaded South African Barloworld team until 2009, with some outstanding victories starting from Tour de France queen-stage win and KOM polka-dot jersey held by Mauricio Soler, a Colombian rider incidently.
Last days, Corti had a meeting in Bogota with Jario Clopatofsky Ghisays, General Director of Coldeportes, the national government institute of sports charged with improving, planning and organizing the activities of sport, physical activity and recreation in Colombia. The Italian manager was put in charge to set up a new “professional” team in 2012 under Coldeportes brand to highlight Colombian nationalization and raising sporting talent.
“Colombian riders – Corti argued – wrote great histories in cycling getting stunning successes, and still are on the top. Mainly in the 80s and 90s Colombia was at the height of popularity with their best climbers whose tradition has to be strengthened and enhanced. The best cycling show comes true uphill and our sport needs this sort of riders: tremendous courses on epic mountains need suitable riders to gift spectators the best excitement”.
New Coldeportes team’s management will be based in Italy: the project aim is to highlight Colombian riders on the international scene, firstly in Europe, and team manager’s nomination was run accordingly. “Our goal – Corti said – is to gain the invitation in the biggest stage race, provided that we’ll deserve it, of course!”.
Coldeportes team project’s further details to be unvealed next days.
SPANISH VERSION
Claudio Corti de vuelta al pelotón en 2012
para iniciar la escuela de escaladores colombiana
El conocido director técnico italiano de ciclismo Claudio Corti, 55, decidió volver finalmente tras dos años sabáticos. “No estoy acostumbrado a llevar equipos profesionales únicamente para llenar mi tiempo, para creer necesito un proyecto que sea un reto, ahora lo tengo”.
Un giro del destino que le llevó a Colombia, cerca de aquellos lugares (San Cristóbal, Venezuela) donde se hizo con el maillot Arco-Iris en 1977 antes de empezar una carrera profesional impresionante (dos campeonatos nacionales en ruta y subcampeón de los mundiales de ciclismo en Barcelona, 1984).
Como director técnico, Corti amplió sus horizontes: primero las exitosas campañas como director deportivo de Gianni Bugno (dos veces campeón del mundo y campeón del Giro d’Italia en 1990), posteriormente una beneficiosa etapa como director técnico del equipo Saeco (3 veces campeones del Giro d’Italia y otro maillot Arco-Iris). Corti también dirigió con éxito el equipo sudafricano Barloworld hasta el 2009, con destacadas victorias empezando desde la victoria en la etapa reina del Tour de Francia y un maillot de lunares rojos lucido por Mauricio Soler, casualmente, colombiano.
Últimamente, Corti se había reunido en Bogotá con Jario Clopatofsky Ghisays, Director General de Coldeportes, el instituto nacional de deportes encargado de mejorar, planear y organizar las actividades deportivas, las actividades físicas y el recreo en Colombia. Se le encargó al director técnico italiano el crear un nuevo equipo “profesional” en 2012 con la marca Coldeportes para realzar la identidad como nación y su creciente vocación deportiva.
“Los corredores colombianos, argumentaba Corti, escribieron grandes historias en el ciclismo al conseguir victorias sensacionales y continúan en lo más alto. Principalmente en los 80 y los 90 Colombia se encontraba en el punto álgido de su popularidad con sus mejores escaladores cuya tradición debe reforzarse y mejorarse. El mejor espectáculo del ciclismo llega realmente en las subidas y nuestro deporte necesita este tipo de corredores: las tremendas carreras en montañas épicas requieren corredores apropiados para transmitir al espectador verdaderas emociones”.
La dirección del nuevo equipo Coldeportes tendrá su sede en Italia: el objetivo del proyecto es destacar los corredores colombianos en la escena internacional, primero en Europa y la nominación del director de equipo se llevó a cabo en consecuencia. “Nuestro objetivo, dijo Corti, es ganarnos la invitación en las grandes Vueltas, ¡suponiendo por supuesto que nos la merezcamos!”.
Se desvelarán más detalles sobre el proyecto del equipo Coldeportes en los próximos días.
Attachment: photo of Claudio Corti
Antonino Palumbo
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