Vittorio Adorni, BUON COMPLEANNO AL CAVALIERE DEL CICLISMO

Ha vinto il Giro d’Italia e i Mondiali di ciclismo, ha visto nascere da compagno di squadra il fenomeno Merckx, è stato la prima voce tecnica del giornalismo italiano e conduttore di un quiz televisivo sulla RAI. Oggi Vittorio Adorni compie 83 anni e per fargli gli auguri riproponiamo qui il suo racconto di quando a Imola, nel mitico 1968, fu campione del mondo gentile, bello ed elegante.
Impressioni di settembre. Sul circuito dei tre monti di Imola, Vittorio Adorni sente l’odore della terra, s’alza in piedi, stringe il manubrio e fa la fuga. Rik Van Loy è lì prontissimo: quel magnifico corridore belga che ha già vinto due Mondiali, una Sanremo, due Fiandre, tre Roubaix, la Liegi e il Lombardia. Lino Carletto e il portoghese Agostinho s’aggrappano ai due campioni e macinano strada tra i fusti di grano: a inseguirli sono Merckx, Janssen e Poulidor marcati da Bitossi, Motta, e Felice Gimondi. Mancano novanta chilometri e quanto verde è ancor più in là: Adorni si volta e vede il ciglio fiacco di Van Loy, scatta sulla rampa di Frassineto ed è già fuggito. Sarà un trionfo. Sul traguardo del Santerno si sente solo il suono del suo passo: il primo settembre 1968, Vittorio Adorni è campione del mondo.